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21. 2. 2022
Novità dalla nostra azienda: il cerchio della vita
Gennaio e febbraio sono stati impiegati per l’imbottigliamento dell’olio d’oliva novello, l’imballaggio e la spedizione degli ordini, una ricapitolazione dell’anno scorso e una pianificazione sul da farsi nel 2022. Per quanto riguarda le nostre piantagioni si tratta di un periodo di riposo degli olivi dovuto alle temperature più basse e al recupero dalla raccolta. Abbiamo approfittato di questo periodo per ispezionare gli uliveti e pianificarne la protezione, nutrire le piante e mettere in ordine l’ambiente circostante.
Con febbraio è arrivato il momento in cui siamo noi a dare alla terra e ad aiutare le olive a essere pronte per un nuovo anno produttivo.
Il bel tempo ci ha permesso di iniziare a sistemare gli uliveti, ispezionare gli alberi e nutrire la terra. Nei mesi di gennaio e febbraio abbiamo concimato gli ulivi con sansa compostata. In questo modo, restituiamo all’ulivo tutto quello che è rimasto dopo la trasformazione delle olive. È stata inoltre eseguita una lavorazione leggera della terra per eliminare le erbacce e favorire il nutrimento delle piante. Per raccogliere, dobbiamo innanzitutto dare – ed è quello che faremo entro la fine di febbraio. Dobbiamo prenderci cura dei nostri ulivi, sistemarli e nutrirli, e loro ce lo restituiranno durante l’anno. Nei mesi invernali abbiamo pulito anche i muri a secco e l’ambiente circostante.
Inoltre, non abbiamo trascurato neppure i nostri campi ad Arsia. Abbiamo svolto la lavorazione invernale preparando il terreno per accogliere la semina dei pomodori in primavera. A fine mese semineremo i semi di pomodoro in serra, così entro maggio le piantine saranno pronte per il campo.
I nostri uliveti hanno un bell’aspetto – le olive sono sane, il tempo è buono – le temperature non sono tanto basse, l’inverno non è molto piovoso, c’è il sole e le nostre olive stanno attualmente vivendo la loro fase zen. Ci stiamo preparando per la potatura, che inizierà ai primi di marzo dopo che sarà passato il pericolo di gelate. Per i prossimi due mesi lavoreremo costantemente negli uliveti, visitandoli per verificare che non ci siano parassiti o malattie, curandoli e facendo tutto il possibile per mantenerli in salute.
Ci impegniamo a investire nella produzione di un olio d’oliva sano, eccellente e biologico, che si distingua dalle versioni industriali, e tutto quello che facciamo in questi mesi è mirato a quest’obiettivo.
Per l’olivicoltura, l’Istria è un’area situata al margine settentrionale e quindi le olive crescono in condizioni e climi estremi, il che è in realtà un vantaggio perché grazie alla vegetazione ridotta la qualità dell’olio è migliore. Tuttavia, la scorsa primavera ci ha mostrato i denti: ad aprile è caduta la neve che ha distrutto alcuni oliveti e, di conseguenza, la produzione di olio d’oliva in Istria è diminuita. Speriamo che quest’anno avremo più fortuna con il tempo.
Siamo fiduciosi che se tutto continua così, le nostre 9000 olive avranno una buona annata.